di Lorenzo Parolin[L6/200]
Una parola buona detta a milioni di persone produce milioni di effetti positivi. Se però quella parola è cattiva, produce milioni di danni. Quella mediatica è dunque un’arma potentissima, perciò andrebbe tenuta sotto strettissimo controllo, affinché qualche scriteriato non se ne impossessi e la usi per rimbecillire il popolo. Come non detto! Ormai la quasi totalità delle persone sono invaghite e stordite dai media al punto che hanno perso la capacità di riconoscere le falsità, di resistere alle provocazioni, di vergognarsi delle indecenze, anzi, molte si vantano di aver imparato ad usare quei mezzi con “destrezza” e di trarne profitti personali. Purtroppo quell’arma è caduta in mani impure e queste hanno plagiato numerosi ingenui e li hanno arruolati nell’esercito del Male. Solo poche mosche bianche sfuggono alla trappola mediatica; esse, consce del disastro in atto, cercano di salvare il salvabile per il dopo cataclisma. Sì, perché il successo del Male culminerà con la distruzione dell’organismo che lo ospita. Ma come dalle rovine dell’ Impero Romano sono sorte altre fiorenti civiltà così nutro speranza che dalle ceneri dell’Occidente possano svilupparsi realtà umanamente più evolute.
L’arma mediatica è caduta in mani impure e sta distruggendo le teste a milioni. Si salvi chi può. [rif. www.lorenzoparolin.it L6/200]